Strage di Andea, giornalista aggredita durante la veglia: cosa è accaduto

Aggredita una giornalista durante la veglia in memoria delle vittime della strage di Ardea: cosa è accaduto

Un tragico episodio è avvenuto nella serata di sabato 19 giugno, durante la veglia in memoria delle 3 vittime della strage di Ardea. La giornalista Giulia Gogiali, di 24 anni, è stata aggredita da un’altra donna mentre stava riprendendo quei momenti strazianti per tutti i presenti.

giornalista strage ardea

Un evento terribile, che ovviamente ha attirato l’attenzione di molte persone. Infatti in tanti si sono avvicinati alla ragazza durante quei minuti drammatici.

Tutto è avvenuto nel giro di pochi istante. La giornalista che vive ad Ardea e che lavora per Il Faro Online, stava facendo la diretta con il suo telefono per la pagina Facebook, della stessa testata giornalistica. Vicino a lei c’erano anche altri suoi colleghi.

Giulia Gogiali ha raccontato di aver sentito, ad un certo punto, una pacca alla spalla e nel momento in cui si è girata c’era una donna. Quest’ultima le ha detto: “Ma tu hai chiesto a me di fare queste riprese?”

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La signora non ha nemmeno rispettato il distanziamento di un metro, previsto nel DPCM. Infatti con aria di sfida, si è avvicinata a pochi centimetri dal volto della ragazza e ha continuato dicendo:

Se hai ripreso mio figlio ti porto in tribunale. Ah è una diretta? Allora sono proprio curiosa, ora vado a vedere e se c’è mio figlio ti faccio un c*** così. Ti tolgo tutto, sono c*** tuoi, stai attenta.

L’aggressione alla giornalista durante la veglia per le vittime della strage di Ardea

La giornalista visto ciò che stava accadendo ha deciso di interrompere subito la diretta. Inoltre, le forze dell’ordine presenti, appena si sono rese conto di ciò che stava vivendo e della sua agitazione, si sono subito avvicinate.

Gli agenti hanno anche chiesto alla ragazza di indicare chi fosse la donna, ma era già scomparsa nel nulla. In quell’occasione la giovane ci ha tenuto anche a precisare che se avesse reagito, sarebbero sicuramente arrivate alle mani.

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CREDIT: FACEBOOK

Un episodio sconcertante, che ovviamente ha fatto discutere. Sul posto c’erano anche altri giornalisti, uomini ed adulti, ai quali nessuno ha detto nulla. Era una manifestazione pubblica e tutti stavano facendo il loro lavoro, ma nessuno stava facendo riprese di primi piani.