Tutto è iniziato con un dolore al polso, poi la scioccante diagnosi a soli 29 anni: la storia di Emma Lawton
Emma Lawton ha scoperto di avere il Parkinson a soli 29 anni, tutto il suo mondo è crollato: "Ho capito che la mia vita era finita"
La storia di Emma Lawton ha commosso il mondo intero. La sua vita è cambiata per sempre all’età di 29 anni.
Emma Lawton lavorava come graphic designer e mentre se ne stava al pc, ha iniziato a notare che aveva difficoltà a muovere il polso. Una sua collega aveva avuto lo stesso problema e il medico le aveva diagnosticato la sindrome del tunnel carpale. Perciò non aveva dato molto peso alla questione. Ma i suoi genitori erano preoccupati, così per farli felici ha deciso di farsi vedere dal medico di famiglia.
Durante la visita, il dottore ha notato che il braccio di Emma non oscillava in modo regolare, così ha scelto di prescriverle una visita neurologica.
La diagnosi è arrivata nel 2013, all’età di 29 anni: prime fasi del Parkinson.
La giovane era spaventata e confusa, credeva che il Parkinson colpisse solo le persone anziane, non di certo una donna di soli 29 anni. Ma invece era la cruda realtà.
In pochi mesi ha capito che la sua vita non sarebbe più stata la stessa, nessun figlio, nessuna famiglia, la fine della sua tanto sognata carriera nel mondo della moda.
Ero distrutta, era qualcosa che pensavo avessero solo i nonni. Ma in realtà ci sono più di 40 possibili sintomi del morbo di Parkinson e chiunque può contrarlo, giovane o vecchio. Tremori alla mandibola, mani o arti, rigidità muscolare, movimenti lenti, coordinazione o equilibrio compromessi. Ho iniziato a tingere i miei capelli di rosa, sono riuscita ad entrare in una mentalità positiva anche grazie ai medici e alla mia famiglia. Ho dovuto farlo per sopravvivere agli sguardi e alle idee sbagliate sulla mia condizione.
Emma si è sottoposta ad un’importante operazione chirurgica. Ha raccontato che durante il lunghissimo intervento, i medici hanno usato 30 viti in titanio per sostenere la colonna vertebrale e sollevare la testa, il suo collo aveva perso la forza necessaria. Un rischio che avrebbe potuto portarla alla paralisi, ma che la ragazza ha scelto di correre per riavere la sua vita, anche se non al 100%.
Ha imparato a camminare di nuovo e a mantenere l’equilibrio e ora potrà tornare a sfilare con il supporto medico adeguato.
Penso che ci sia un’idea sbagliata che il Parkinson colpisca solo gli uomini anziani e che ti distrugga la vita. Sono la prova che questo stereotipo non potrebbe essere più sbagliato. Non vedo l’ora di vedere i volti di tutti e guardarli negli occhi per la prima volta dal palco.