Ucraina, muore Olga Semidyanova: l’eroina nazionale lascia i suoi 12 figli

L'eroina Olga Semidyanova è morta, lasciando 12 figli: ha scelto di rimanere in Ucraina per aiutare i feriti

Medico dell’esercito sempre in prima linea per difendere il suo Paese. Olga Semidyanova è morta sul campo, al confine tra le regioni di Donetsk e Zaporizhzhya. Già proclamata un’eroina nazionale la donna aveva 12 figli di cui sei adottati.

L’Ucraina aveva già proclamato un’eroina nazionale Olga Semidyanova per aver salvato sei bambini dall’orfanotrofio ognuno dei quali aveva vissuto un forte trauma psicologico. Madre biologica di altri cinque bambini, adesso la donna non potrà più tornare a casa. Per tanto è morta sul campo e i suoi figli hanno richiesto di portare a casa la sua salma.

Semidyanova Olga

Olga Semidyanova si era unita alla forze armate ucraine per difendere il suo Paese e salvare i suoi compagni. La donna era un medico dell’esercito la quale aveva prestato servizio anche durante l’invasione in Donbass.

Durante la battaglia in Ucraina, nonostante il comandate avesse ordinato alle forze armate di ritirarsi e di allontanare tutte le donne dal fronte, la 48enne aveva deciso di rimanere. Olga lascia suo marito, che nel 2015 si era offerto volontario per combattere un battaglione DUK, e 12 figli di cui sei sono adottati.

Oleksandra, una delle sue figlie, con queste parole ha voluto esprimere il dolce ricordo di sua madre:

È diventata così forte che dopo la nascita di 6 figli è riuscita anche a crescere bambini di altri come se fossero i suoi. E quando il suo Paese aveva bisogno di persone, non poteva farsi da parte. Difendeva l’Ucraina, è stata una sua scelta, nessuno l’ha costretta.

L’eroina nazionale sarebbe stata uccisa il 3 marzo agli inizi della guerra. Tuttavia, i suoi figli ancora non hanno potuto riavere il corpo, per questo motivo hanno voluto lanciare un appello a chiunque possa offrirgli aiuto per riportare la salma a casa. Olga era sempre in prima linea quando si trattava di aiutare gli altri. Alla luce di questo aveva anche ricevuto l’Ordine d’Onore e Gloria.