Una ragazza di 15 anni cerca di togliersi la vita, il papà la geolocalizza e la salva: un testimone racconta quei terrificanti instanti
L'amica ha avvisato il papà, che è riuscito a geolocalizzarla e a lanciare l'allarme: la ragazza di 15 anni si era lanciata nel torrente
Una vicenda che ha sfiorato un tragico finale grazie ad un’amica, un papà e un Carabiniere. Una ragazza di 15 anni ha cercato di togliersi la vita gettandosi dal ponte del torrente Savena, tra Bologna e San Lazzaro. Fortunatamente, è stata salvata in extremis. Un testimone, che in quel momento era sul posto, ha raccontato quei terrificanti instanti.
La mattina, il suo papà l’ha accompagnata a scuola come ogni giorno, ignaro di quali fossero le intenzioni della figlia. La ragazza di 15 anni, prima di compiere il gesto estremo, ha inviato un messaggio alla sua amica, confessandole di volersi togliere la vita Quando la coetanea ha capito che non si trattava di uno scherzo, ha allertato il genitore. L’uomo, grazie alla geolocalizzazione è riuscito a rintracciare la figlia e a lanciare l’allarme alle forze dell’ordine e ai soccorritori.
Gli uomini dei Carabinieri si sono precipitati sul posto e hanno visto la testa dell’adolescente, ormai stordita, riaffiorare nell’acqua. Uno degli agenti si è subito gettato in acqua e, dopo aver nuotato per circa 30 metri, è riuscito a raggiungerla e a portarla in salvo. La 15enne è stata poi soccorsa dagli operatori sanitari del 118, che si sono mobilitati per trasportarla nel più brave tempo possibile all’ospedale Maggiore di Bologna.
La ragazza di 15 anni non è in pericolo di vita
I medici l’hanno sottoposta ad un intervento chirurgico per via di una frattura al femore. Dalle ultime notizie, fortunatamente, è emerso che la ragazza non sarebbe in pericolo di vita.
Non è chiaro quale sia il motivo che abbia spinto una ragazza di soli 15 anni a compiere un gesto estremo. Il papà sarà presto ascoltato dagli inquirenti, che stanno cercando di far luce sulla vicenda. Fondamentale è stato l’allarme lanciato dall’amica e la velocità del suo papà a rintracciarla grazie alla posizione del cellulare. Un grande ringraziamento anche al Carabiniere che si è gettato in acqua e che le ha salvato la vita. A raccontare quei terribili istanti, è stato un testimone. Ecco le sue parole:
Appena ha visto la testa della ragazza riaffiorare dall’acqua, il Carabiniere si è subito gettato nel torrente, dove, nuotando il più velocemente possibile, l’ha raggiunta ormai esanime. Non è stato facile tirarla fuori dall’acqua per via dei numerosi traumi. Ho pensato al miracolo.