Vittorio Trompino, 27 anni, ieri ha perso la vita nel torinese precipitando da un ponte con l’auto
Vittorio Trompino era una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine: faceva parte della 'banda del flessibile'
Non c’è stato nulla da fare per Vittorio Trompino, un giovane di soli 27 anni che nel pomeriggio di ieri, domenica 25 febbraio, ha perso la vita dopo essere precipitato con l’auto che stava guidando da una scarpata. Ad accorgersi della vettura distrutta sull’argine del torrente Fisca, nella zona di Lombardone, vicino Torino, una coppia di giovani che stava passeggiando da quelle parti.
Una domenica di sangue e dolore nella provincia di Torino, più precisamente a Lombardone. Un giovane di soli 27 anni, Vittorio Trompino, mentre guidava sulla salita di San Rocco ha perso il controllo dell’auto che guidava ed è precipitato da un ponte, schiantandosi al suolo sulla riva del torrente Fisca.
A lanciare l’allarme pare che siano stati due giovani che passavano da quelle parti per caso e hanno notato le lamiere accartocciate dell’auto sull’argine. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Bosconero, di Volpiano e di Torino, oltre al personale sanitario del 118 e i carabinieri del radiomobile di Venaria.
Al loro arrivo non hanno potuto far altro che constatare il decesso della persona a bordo, per il cui riconoscimento si è dovuto attendere qualche ora, visto che il giovane era sprovvisto di documenti. Da accertare ancora, invece, l’ora esatta dell’incidente, perché potrebbe essere avvenuto anche diverse ore prima dell’avvistamento dei due giovani.
Il 27enne, che era originario di San Carlo Canavese sempre in provincia di Torino, era una personalità già nota alle forze dell’ordine. Come riporta Prima Torino, nel 2017, infatti, era stato arrestato dopo essere stato colto in flagranza di reato. Insieme ad un suo socio stava rapinando una villa a Borgofranco di Ivrea. I due si erano introdotti nell’abitazione e stavano cercando di aprire la cassaforte.
Da verificare anche come avesse fatto a disporre della Fiat 600 con cui è precipitato. Infatti, questa apparterrebbe ad una donna di 50 anni residente a Calluso. Per le cause dell’incidente è considerata l’alta velocità ed è da chiarire se abbia avuto un malore o se fosse sotto effetto di alcoolici.