Yana Malayko uccisa dall’ex fidanzato: quando l’ha chiusa nel trolley era ancora viva
Emersi nuovi dettagli dall'autopsia sul corpo di Yana Malayko: purtroppo non è morta sul colpo, ma era ancora viva quando l'ha chiusa nel trolley
Purtroppo dall’autopsia eseguita sul corpo di Yana Malayko sono emersi ulteriori dettagli strazianti. Il medico legale ha scoperto che quando il suo ex l’ha chiusa dentro il trolley, che ha poi abbandonato nelle campagne, non era ancora morta.
Una vicenda davvero straziante, che sta facendo emergere altri dettagli. Il medico legale, prima di poter riconsegnare la relazione completa, deve attendere gli esami tossicologici eseguiti durante l’autopsia.
I fatti sono iniziati nella notte dello scorso 20 gennaio. Yana in realtà quella sera era uscita con Andrej un ragazzo che stava frequentando da poco tempo ed erano andati a cena insieme.
Il suo ex Dumitru Stratan però, non riusciva proprio ad accettare la fine di quella relazione. Infatti per diverse settimane l’ha tormentata ed ha inveito diverse volte contro di lei.
Quella sera è riuscito ad ingannarla, usando proprio la scusa del cane che avevano preso quando stavano insieme. Le ha detto che stava male e che doveva andare a vedere. Dalle immagini di video sorveglianza si vede lei entrare nel palazzo intorno all’una di notte.
Successivamente si vede il ragazzo uscire dal palazzo con un sacco sulle spalle. All’interno purtroppo c’era il corpo della 23enne.
I nuovi dettagli sull’autopsia di Yana Malayko
L’uomo alla fine ha abbandonato il corpo nelle campagne di Castiglione delle Stiviere. Per ritrovarlo ci sono voluti 11 lunghi giorni, era chiuso in un sacco, sotto un dirupo, con sopra della legna.
Dall’autopsia è emerso che l’uomo l’ha colpita con un oggetto contundente, molto probabilmente una spranga di ferro. Poi è venuto fuori che ha provato a mettere fine alla sua vita soffocandola con un cuscino.
Tuttavia, da ciò che riporta Il Giorno, quando Dumitru Stratan ha chiuso la ragazza nel trolley, probabilmente era ancora viva. È rimasta senza ossigeno chiusa in quella valigia. L’uomo è in arresto, ma non sta affatto collaborando con le indagini. Sin da subito si è avvalso della facoltà di non rispondere.