Ares Gate, Manuela Arcuri ribalta le carte e parla di Rosalinda Cannavò

Nel salotto di Non è l'Arena, da Massimo Giletti, si parla ancora del'Ares Gate: intervistata anche l'attrice Manuela Arcuri

Massimo Giletti nel suo salotto a Non è l’Arena, è tornato a parlare dell’Ares Gate: ancora una volta il conduttore ha deciso di approfondire il caso che sta facendo discutere tutta Italia e ha diviso in due il mondo dello spettacolo. Presente in studio Manuela Arcuri.

L’attrice ha mostrato anche l’altro lato della medaglia, sembra infatti ch era donna non la pensa come gli attori ospiti nella casa di Cinecittà: dietro la versione di Adua Del Vesco, a sua detta, c’è qualcos’altro.

Manuela Arcuri

Manuela Arcuri ha parlato della casa di produzione Ares, ad oggi fallita. Fondata da Alberto Tarallo, l’attrice ha spiegato che al tempo dietro quello che oggi qualcuno chiama “una gabbia“, c’era in realtà una grande struttura e una base solida.

Uno dei segreti della Ares era proprio questo: mettere dei grandi attori all’interno delle proprie fiction per far prendere uno spessore maggiore alle storie e per dare la possibilità ai giovani attori di lavorare al loro fianco. La Ares creava gli attori, venivano dal nulla, li prendevano, li facevano studiare e li facevano crescere professionalmente.

Poi il riferimento a Rosalinda Cannavò: “Io non parlerei di gabbia dorata, io personalmente non ho mai avuto un fidanzato finto, mi potevano dare dei consigli come studiare l’inglese o evitare di finire troppo spesso nei giornali di gossip. Se la gabbia dorata fosse stata vera sarebbe stato sequestro di persona, ma non c’è nessuna denuncia, nessuno era costretto a vivere o stare lì”.

Ares Gate

L’attrice ha anche qualcosa da dire su Alberto Tarallo, personaggio su cui oggi vengono riversate le ombre della morte di Teodosio Losito:

È una grandissima persona dal cuore enorme, a me – ed a tutti gli attori – ha dato tutto se stesso per il bene delle sue produzioni, lui faceva il bene per tutti. In 15 anni non mi ha mai imposto nulla, mi ha solo consigliato. Alberto e Teo erano una bellissima coppia, avevano una grandissima complicità, dove non arrivava uno arrivava l’altro. Vivevano insieme, scrivevano insieme, come posso anche solo lontanamente pensare che Alberto lo abbia istigato al suicidio?

Solo belle parole per Rosalinda Cannavò, al tempo Adua Del Vesco: “L’ho conosciuto sul set, con me è sempre stata carina e gentile. Una ragazza con tanta voglia di diventare un’attrice con la A maiuscola, era ambiziosa, voleva imparare, voleva crescere”.