Addio a Swarovski, il re dei cristalli
Se ne va un pilastro della famiglia Swarovski, azienda leader nella produzione di gioielli di lusso
Si è spento il 21 gennaio 2021, all’età di 78 anni, Gernot Langes-Swarovski, vinto da una grave malattia contro cui combatteva da tempo. Solo nelle ultime ore la famiglia ha reso pubblico la notizia, annunciando che i funerali saranno celebrati nei prossimi giorni. Il defunto era il pronipote del fondatore dell’omonimo marchio. Aveva gestito la compagnia negli ultimi 35 anni, apportando il suo contributo nel renderla un leader mondiale nel settore della gioielleria di lusso.
Swarovski: fautore dell’ascesa
Gernot Langes-Swarovski passerà alla storia come il re dei cristalli. Difatti, è stato proprio lui il principale fautore dell’ascesa della compagnia a multinazionale riconosciuta in ogni angolo del pianeta, nonché punto di riferimento nel business della gioielleria.
Le migliori idee
Nato a Watten in Austria nel 1943, Gernot Langes-Swarovski ha saputo fin dal principio che sarebbe salito, un giorno, ai vertici dell’impresa, affermata nella realizzazione di gioielli di cristallo. Il fondatore, Daniel Swarovski, era suo bisnonno. A 24 anni entrò nel consiglio di amministrazione del noto brand, con il ruolo di amministratore delegato. In poco tempo seppe ampliare la gamma anche alla piccola gioielleria.
Si deve a lui, ad esempio, l’introduzione sul finire degli Anni Settanta delle figurine di cristallo Swarovski. Nel 1974 si ritrovò ad affrontare un periodo davvero complicato: a causa dello shock del prezzo del petrolio, la società subì un drastico crollo delle vendite, ma ebbe la capacità di condurre il marchio fuori dalla fase negativa.
Prelevò Aircraft Innsbruck
Nel delicato compito giocarono un ruolo determinante 200 membri della famiglia, in primis Christian e i fratelli Helmut e Gerhard. Prelevò persino Aircraft Innsbruck (successivamente ribattezzata Tylorean Airways), rimasta di proprietà esclusiva degli Swarovski fino al 1988.
Swarovski: il passaggio di consegne al figlio Markus
Con l’avvento degli anni Ottanta Gernot, che era manager dell’azienda, rilevò la catena di gioielli statunitensa Zale, aprendo il primo negozio a New York. Tuttavia, la manovra risultò controproducente, creò ingenti perdite e nel 1991 si dichiarò fallimento, con un debito pari a 1,1 miliardi di euro. Le perdite furono stimate in circa 150 milioni e hanno lungamente pesato sul bilancio del brand. Nel prosieguo Gernot inaugurò il Museum Kristallwelten e ottenne numerose onorificenze. Nel 2002 il ritiro a vita privata, con il passaggio di consegne al figlio Markus, ancora oggi a capo.