Arrivati i risultati dell’autopsia sul corpo dell’ex campione morto a 49 anni
Trapelano i risultati delle indagini sulla morte del campione sportivo, trovato morto lo scorso dicembre, all'età di 49 anni
Trovato privo di vita, lo scorso dicembre, nel bagno di casa di un’amica, Alberto Clementi ha lasciato un grande vuoto nel mondo del body building. Ora filtrano le prime indiscrezioni sulla causa che avrebbe condotto alla perdita. A quanto risulta sarebbe stata un’overdose di cocaina a provocare il decesso dell’ex campione mondiale di culturismo di Caorle.
Alberto Clementi: le rilevazioni degli esami tossicologici
A stabilirlo gli esami tossicologici effettuati dalla Procura di Pordenone. Gli inquirenti avevano fin dal principio ipotizzato il reato di morte in conseguenza ad un altro delitto. Ebbene, secondo le voci raccolte, a determinare l’arresto cardiocircolatorio, che aveva portato ad una vasta emorragia, non è stato un malore improvviso bensì l’assunzione di sostanze stupefacenti.
Ospite da un’amica
Le immediate indagini avviate dal sostituto procuratore, Marco Faion, avevano immediatamente dato il là al sequestro di diversi integratori e farmaci, rinvenuti nell’appartamento al terzo piano del condominio di via del Quadrante.
Nell’edificio della cittadina balneare Alberto Clementi si trovava da un mese circa ospite nell’appartamento di un’amica. Proprio quest’ultima era andata a chiamarlo la mattina del 12 dicembre poiché tardava.
Destino ineluttabile
Ormai era troppo tardi: prima ha tentato di aprire la porta chiusa a chiave, forzando con un coltello la serratura, quindi ha chiamato i soccorsi. Lo hanno trovato seminudo con sangue al naso e al bacco; sul piano della lavatrice tracce di polvere bianca, che aveva , appunto, tutta l’aria di essere cocaina. Oltre ai vigili del fuoco e agli operatori del Suem, sono accorsi sul posto pure i Carabinieri della stazione locale e del comando di Portogruaro. Per Clementi non c’era più già niente da fare.
Alberto Clementi: caccia al pusher
Adesso le indagini dei Carabinieri si focalizzeranno sulla ricerca del pusher che ha procurato la droga all’uomo. Da quanto emerso non era esclusa la pista del doping, specialmente alla luce del fatto che nei mesi scorsi si era registrata la triste fine di vari culturisti, che avrebbero ingerito sostanze dopanti.