Live – Non è la d’Urso: inviato ricoverato dopo aver mangiato ad una cena “clandestina”

Inviato di Live - Non è la d'Urso finisce dritto in ospedale dopo aver cenato in un ristorante aperto nonostante le normative anti Covid

Ricoverato giornalista Live – Non è la d’Urso per aver mangiato cibo avariato durante una cena “clandestina” in un ristorante di Milano (in zona arancione), che sarebbe dovuto rimanere chiuso in ottemperanza alle normative anti Coronavirus.

Live – Non è la d’Urso: il servizio andato in onda domenica 31 gennaio

Live - Non è la d'Urso servizio ristorante

È l’incredibile vicenda capitata a un inviato di Live – Non è la d’Urso, il programma domenicale, trasmesso in prima serata su Canale 5. Insieme ai colleghi, il reporter stava indagando sul fenomeno dei ristoranti aperti di nascosto. Il servizio incriminato è andato in onda sulla rete ammiraglia Mediaset domenica 31 gennaio.

Finto delivery

Live Non è La D'Urso non andrà in onda

Bisogna fare una puntualizzazione: non si tratta della campagna “ioapro”. Quella era una disobbedienza alla luce del sole, che ha provocato parecchio scalpore e alcune multe. In tale occasione vi sarebbero certi ristoratori “furbetti” che tengono aperti in gran segreto i loro locali, facendo entrare clientela conosciuta e selezionata. Con tanto di scontrino finale che riporta la dicitura “delivery”, consentito dal legislatore purché sia un delivery vero e proprio, non fittizio, come invece in questo caso.

I collaboratori di Barbara d’Urso hanno scoperto due dei ristoranti milanesi in violazione della normativa disposta dalle autorità preposte. Sono riusciti a farsi accettare per cena e si sono trovati tra camerieri, altri clienti e tavole bandite. Da un inviato si sente dire che c’è pure un calciatore. Microfono e telecamera nascosti, tutto oscurato per non far riconoscere persone e luoghi.

Gli sfottò degli avventori

Live Non è La D'Urso non andrà in onda

Tuttavia, dalle immagini raccolte e condivise si ha la percezione di normali serate al ristorante. Alla conclusione della cena cambia il “modus operandi”, con la “fuga” dal retro per evitare di dare nell’occhio. Le frasi di sbeffeggio di certi avventori sono inequivocabili: tra chi afferma “alla faccia della zona rossa” e chi se la ride sotto i baffi.

Live – Non è la d’Urso: colpa addossata ai prodotti non freschi

Soccorritori del 118

Eppure, una delle due serate è terminata in malo modo. Per intossicazione alimentare, uno degli inviati ha concluso l’avventura dritto al pronto soccorso. Gli autori del servizio danno la colpa a prodotti non propriamente freschi, presumibilmente per il limitato smercio in periodo di restrizioni.