Lutto nel mondo del giornalismo: lo storico volto che tutto il mondo conosceva era positivo al Covid

Giornalista famoso in tutto il mondo è morto per il Coronavirus

Il Covid-19 si porta via anche il celebre giornalista americano Larry King, scomparso ad 87 anni. Da fine dicembre era ricoverato presso il Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles. I figli, aveva reso noto ad inizio gennaio una fonte alla CNN, non avevano avuto modo di fargli visita in ospedale, a causa del protocollo previsto per arginare il contagio.

Larry King: quadro clinico già critico

Larry King conduttore

Da lì in avanti avevano smesso di circolare ulteriori indiscrezioni inerenti al quadro clinico del giornalista. Storico volto della CNN, Larry King ha sofferto in passato di seri problemi cardiaci e nel 2017 i medici gli avevano diagnosticato un tumore ai polmoni.

Positivo al tampone

King Larry in tv

Oltre tre settimane fa il giornalista era finito ricoverato in ospedale, perché risultato positivo al Coronavirus. Lo aveva rivelato una fonte vicina alla famiglia. La stessa aveva confermato la preoccupazione nutrita dai tre figli, che non avevano avuto occasione di rendergli visita di persona, dato il protocollo previsto per contenere il virus.

Loro sono Larry Jr., nato dalla seconda moglie Annette Kaye, Cannon e Chance nati dall’ultima moglie del giornalista Gli altri due figli sono, infatti, tragicamente deceduti nel 2020: Andy a seguito di un attacco cardiaco, Chaia per un cancro ai polmoni.

Per venticinque anni allo stesso tavolo

Giornalista americano

L’anchorman ha avuto una carriera brillante, che lo condotto a diventare uno dei volti di punta della emittente CNN. Dal talk show Larry King Live, in onda dal 1985 al 2010, a Larry King Now su Hulu e RT America e il domenicale Politicking with Larry King.

Larry King: l’impegno sociale

Primo piano Larry King

Dopo l’infarto subito nel 1987, l’uomo costituì l’omonima fondazione cardiaca, che si occupava di pagare le procedure salvavita per le persone meno abbienti. Il 30 agosto 2010 fu ospite di Chabad, a Los Angeles, del trentesimo telethon annuale To Life. Ha donato al Memorial Garden dell’11 settembre al Beverly Hills e sul monumento è stato affisso il suo nome.