Mamma medico salva la vita della figlia con il suo gesto meraviglioso

É questo il racconto di una storia a lieto fine che fa bene al cuore. La protagonista è una mamma medico che ha compiuto un gesto meraviglioso nei confronti di sua figlia. La donna ha deciso di donare parte del suo fegato per salvare la propria bimba, affetta da una rara malattia congenita.

mamma medico

Dall’Ospedale Molinette di Torino arriva una storia d’amore e piena di speranza. Una mamma medico di 43 anni ha salvato la vita di sua figlia donandole una parte del suo fegato. La bimba, di soli 3 anni, è affetta da una rara malattia congenita.

Il gesto d’amore di questa mamma per la sua bambina ha fatto rinascere la piccola. Infatti, da quasi un anno era in lista d’attesa per un trapianto d’organo. A causa anche della pandemia in corso, non si erano presentate per lei offerte da parte di donatori. Questi imprevisti non potevano più permettere alla piccola di sopravvivere.

trapianto d'organo

Infatti, le sue condizioni di salute con il passare dei giorni sono altamente peggiorate. La bimba, anche a causa delle infezioni, è caduta in uno stato di malnutrizione, arrivando a pesare addirittura 11 kg. E così sua mamma non ci ha pensato un momento ed ha salvato la vita della sua piccolina.

affetta da una malattia rara

Una parte del suo fegato è stata trapiantata nel corpo della piccola, ora questa parte di fegato asportata crescerà rapidamente all’interno del corpo della piccola. La bambina si trova ora nell’Area Intensiva del Centro Trapianto di fegato dell’Ospedale Molinette di Torino. La donatrice ha già recuperato le forze.

intervento riuscito

A commentare la vicenda il dottor Giovanni La Valle che si è espresso con queste parole a riguardo:

Ancora una volta, in una situazione di grande emergenza quale quella legata al Covid-19 il Sistema sanitario regionale e la Città della Salute di Torino hanno dato una prova di capacità davvero straordinarie, ovvero di saper non solo arginare l’infezione da coronavirus, ma anche di saper affrontare tutte le altre quotidiane malattie non-Covid, a cominciare da quelle più complesse che richiedono trapianti d’organo salvavita.