Nota che i suoi bisogni rimanevano a galla, poi la terribile scoperta
Il racconto è ai limiti dell'incredibile
È una vicenda tanto inconsueta da sembrare quasi irreale. Peccato che non lo sia per Chris Davey, 59enne originario di Bristol con 3 nipotini. L’uomo ha scelto di raccontare la sua storia al Daily Mail, per rendere tutti consapevoli delle bizzarre modalità in cui il tumore può manifestarsi.
Chris Davey: i sintomi
Da un po’ di tempo, quando andava in bagno, notava come i suoi bisogni non andassero giù dopo aver scaricato. Lì per lì non ci aveva prestato particolare attenzione, finché non ha esposto il problema al medico, che ha effettuato la terribile scoperta: dietro un disturbo apparentemente da nulla, si celava un cancro al pancreas. Tra gli altri sintomi il signor Davey presentava ingiallimento intorno agli occhi e prurito sia alle mani sia ai piedi.
Aiutato dalla buona sorte
Il medico capisce immediatamente che il cinquantanovenne è malato di cancro al pancreas, in una delle forme più aggressive. Succede tutto velocemente: Chris si sottopone all’intervento e inizia la chemioterapia. Fortunatamente è sopravvissuto, complice la precoce diagnosi che gli ha consentito di essere operato in tempo utile.
Al Daily Mail l’uomo ha detto di sentirsi parecchio aiutato dalla buona sorte. È sempre stato un tipo in forma. Non ha mai bevuto né fumato ed ha sempre praticato sport.
Presente alle nozze della figlia
Pertanto la diagnosi è per lui motivo di puro choc. Secondo il suo racconto, si era accorto che qualcosa non quadrava anche per via del senso di spossatezza. Aveva poche energie, così è andato dal medico curante con l’elenco dettagliato dei sintomi. Quattro giorni prima della operazione chirurgica ha partecipato alle nozze della figlia, Lisa Ball, di 34 anni. Per non sembrare malato si è abbronzato in giardino e ha funzionato.
Chris Davey: accertamento complicato
L’ostacolo più grande nell’accertamento del cancro al pancreas è che esami per diagnosticarlo non ce ne sono. Ecco perché la Pancreatic Cancer UK sta promuovendo la campagna Unite-Diagnose-Save-Lives per contribuire a finanziare, entro il 2024, il primo test semplice.