Trento, dopo la morte di Agitu Ideo Gudeta ecco cosa accadrà alle sue amate caprette

Il destino delle caprette di Agitu Ideo Gudeta, la 42enne etiope uccisa da un collaboratore

Conosceva Agitu Ideo Gudeta e vedeva che il suo gregge era curato perfettamente. Chi parla è Beatrice Zott, 20 anni di Pergine Valsugano, in provincia di Trento. La giovane è stata interpellata, dalla testata locale L’Adige, sulla sua nuova mansione con le 80 caprette che appartenevano alla etiope.

Agitu Ideo Gudeta: esempio di integrazione

agitu ideo gudeta sorridente

Agitu Ideo Gudeta, 42 anni, da tempo viveva in Trentino e rappresentava un magnifico esempio di integrazione, capace di allontanarsi dalla terra di origine e costruirsi una nuova vita da zero, con dedizione, sacrificio e sudore. Nella sua abitazione, la donna è stata uccisa da un collaboratore della sua impresa agricola.

Segreti del mestiere

agitu ideo gudeta lavora

Nonostante abbia compiuto solamente 20 anni, Beatrice Zott vanta una lunga e conclamata esperienza nel settore della pastorizia. Due anni fa, nel 2019, ha passato una stagione in Valle d’Aosta.

Un periodo utile ad apprendere tutti i segreti del mestiere fuori dal Trentino e dalla sua valle, come riporta L’Adige. Nel corso di questo biennio, dunque, si è presa carico, a malga Pletzn-Perg, della gestione di un grande gregge, che in estate alpeggia al maso Pletzn. 

Adozione temporanea

Primo piano Beatrice Zott

In Valle dei Mocheni, dove Agitu Giudeta aveva la sua azienda agricola, le due si conoscevano. Così la ventenne si è assunta una importante responsabilità: quella di non lasciare sole le 80 caprette, che l’attivista di origini etiope curava, e temporaneamente le ha adottate, in attesa di venire a conoscenza del desiderio dei familiari della vittima sulla azienda e sul suo gregge.

Agitu Ideo Gudeta: il miglior trattamento

agitu ideo gudeta impegnata col pascolo

Nel mentre, due volte al giorno, la ventenne sale nella stanza di Fierozzo e prepara il fieno per quegli esemplari rimasti privi della loro pastora. All’Adige – ha ricordato la Zott – la 42enne ha sempre svolto un ottimo lavoro, gestendo da sola un gregge, anche senza l’aiuto di un cane, e si vede che gli animali hanno ricevuto il miglior trattamento. Beatrice Zott ammira le persone che fanno questo tipo di lavoro.